Creatività e intelligenza
Se c’è una cosa che davvero non manca a Capo Verde è l’intelligenza creativa e i bambini ne sono l’espressione massima. Differentemente da quanto accade in Italia e nell’occidente in generale, qui i video game non hanno ancora rubato all’infanzia il meraviglioso mondo della fantasia e i bambini continuano ad inventarsi i loro giochi. Costruiscono qualsiasi cosa partendo dal nulla e la strada è per loro un megastore di giocattoli: tappi, scatoli, pezzi di legno, lattine, fili, pezzi di carta…Spesso passeggiando ho l’impressione di attraversare un luna park, li vedi correre, ridere, giocare, una casa in costruzione diventa un luogo da esplorare, un cumulo di sabbia una giostra. In un piccolo centro come Porto Inglês i bambini fin da piccolissimi hanno la possibilità di muoversi in autonomia e in sicurezza, non ci sono né orchi né minacce. I più grandicelli guardano i più piccoli e così l’intero vicinato, proprio come accadeva in Italia fino a qualche decennio fa. Li incontri la mattina mentre vanno a scuola da soli o al minimercato a fare piccole compere. Tutto ciò da noi ormai è impensabile. Per 20 anni ad Avellino ho lavorato come pedagogista clinico e mi è impossibile non fare confronti: da un lato vedo stuoli di bambini ridere e divertirsi, correre, saltare, sudare e sporcarsi; dall’altro un bambino relegato in appartamento, solo, imbambolato davanti al televisore o completamente assorbito da un video game. E se è vero che ai primi non è dato avere costosissimi oggetti ai secondi probabilmente è stata negata la stessa infanzia: i nostri bambini, infatti, hanno tutto ciò che si può acquistare ma gli manca l’indispensabile.
Gennaio 18, 2016 @ 12:55 pm
Ho assistito lo scorso novembre a quello che racconti e ne sono rimasta colpita. Mi trasferirei lì domani