EnglishFrenchGermanItalianPortugueseRussianSpanish

Racconti di italiani a Capo Verde: La storia di Ilario

La storia di Ilario

Ilario baggio

Il mondo pullula di associazioni e organizzazioni che dietro l’ipocrita facciata del “no profit” raccolgono a piene mani ingenti somme di denaro teoricamente destinate ad aiutare i più bisognosi, ma praticamente convogliate nelle già gonfie tasche di finti apparati benefici. Foto di bambini che vivono in condizioni limite, immagini di povertà e di sofferenza sono spesso l’ignobile strumento di cui servono questi truffatori per organizzare pseudo campagne di sensibilizzazione il cui unico scopo è appunto quello dell’arricchimento personale. Accanto ad un’umanità così meschina, che talune volte indossa la toga travestendosi da ministro di Dio, c’è fortunatamente anche un’umanità meravigliosa fatta di gente comune, capace di dare un senso alla propria vita aiutando il prossimo, persone che al dio denaro hanno preferito l’amore per gli altri. E la storia che sto per raccontare è un omaggio a tutte quelle persone che come me vogliono abbandonarsi al sogno di un mondo migliore.
Ilario Baggio è un cinquantenne originario di Bassano del Grappa, in Veneto, dove per anni ha gestito un salone di bellezza e la rappresentanza di una famosa marca di prodotti cosmetici. Continui viaggi tra fiere e meeting nello scintillante mondo della forma e dell’apparire alla ricerca di improbabili paradigmi da proporre a una clientela sempre più esigente; una vita al top, se si considera il successo lavorativo come il più importante dei parametri di valutazione. Soldi e successo, una spirale avvolgente capace di anestetizzare la mente e di inventare una vita che di te racconta nulla. Ma questo meccanismo che sembrava così perfetto, un giorno si arrestò: la separazione dalla moglie, la crisi, il bisogno incalzante di riflettere, la ricerca di un senso. Spinto da un amico Ilario organizzò un periodo di vacanza a Capo Verde, fu prima a Boa Vista, successivamente a Sal e infine sull’isola di Maio. Capo Verde è un luogo magico, e chi scrive di questo incantesimo ne conosce il grande potere. Saranno i contrasti, sarà che improvvisamente ti ritrovi in un mondo dove le certezze sulle quali avevi costruito la tua vita crollano, sarà l’Oceano oppure il deserto, sarà l’Africa, sarà quel che sarà (come dice una vecchia canzone), ma qui i conti con te stesso sei costretto a farli… e così Ilario un giorno durante il suo soggiorno maiense noleggiò un auto per fare il classico “giro dell’isola” e mentre era ad Alcatraz, un villaggio in una zona assai remota, s’imbattè in una donna che sul capo trasportava una grande tanica che avrebbe dovuto riempire di acqua a Barreiro, un paese a diversi chilometri di distanza. Lo sguardo di Ilario scivolò sui piedi della donna e notò che a destra indossava una grande scarpa da uomo e a sinistra un infradito. Quella immagine non lo ha più abbandonato. Tornato in Italia ha raccolto scarpe e le ha portate a Maio. Quindi tutti gli anni organizza due viaggi, riempie container di roba e cerca, con straordinaria energia di aiutare chi ne ha più bisogno. Il mese scorso Ilario è stato a Capo Verde con Alessandra Vettorazzo, sua compagna nella vita ed insieme hanno tenuto spettacoli per tutti i bambini nelle diverse scuole dell’isola di Maio, sulla spiaggia, per strada e in ogni dove. Sono due meravigliosi clown capaci di trasferire gioia, allegria e amore per la vita. Non sono un’associazione, né un ONG, ma persone comuni, come me e come voi.