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Meglio essere bambini a Capo Verde

Meglio essere bambini a Capo VerdeHo dedicato più di venti anni della mia vita a spiegare alle mamme quanto fosse pericoloso lasciare i propri figli “incollati” alla televisione e ai video game. Ho girato l’Irpinia, tenuto incontri nelle scuole, ho parlato ai genitori e prestato gratuitamente la mia opera di pedagogista clinico al solo scopo di restituire ai bambini una vita dignitosa e qualcosa che potesse rimandare ad un’immagine di infanzia. Ho scritto articoli e realizzato video, ho cercato di far leva sull’empatia e sul sentimento di profondo amore che ognuno di noi ha nei confronti dei propri figli. Può un bambino piccolissimo essere esposto per ore e ore alla luce intermittente di uno schermo? Può subire continuamente stimolazioni così dannose in una fase della vita biologicamente deputata al massimo sviluppo psicofisico? Venti anni di lavoro e di speranze rovinosamente fallimentari, sembra infatti che siano davvero pochissimi coloro che riescono ad organizzare ai loro figli giornate alternative alla fissazione di uno schermo. E’ forse colpa del sistema, della società, dei genitori o di chi altro? Questo non è dato saperlo, ma sappiamo invece con certezza chi sono le vittime di comportamenti così scellerati.  Sono trascorsi due anni ormai da quando mi sono trasferita definitivamente a Capo Verde, due anni che ho abbandonato la mia attività di pedagogista clinico e le azioni di supporto alla genitorialità. Ma si sa “il lupo perde il pelo ma non il vizio” e forse per deformazione professionale o per naturale inclinazione, i bambini continuano ad essere una delle mie ragioni di vita. E così anche su questa isoletta africana, mi ritrovo ad osservare meravigliose creature che insieme ai loro amichetti inventano fantastici giochi, bambini sereni, autonomi, spensierati, bambini che sudano, si sporcano, che fanno prima a botte e poi la pace, bambini che non sono perennemente in terapia antibiotica, che non conoscono l’aerosol e tutti quei veleni che si chiamano farmaci. Bambini che non hanno crisi isteriche, ritardi del linguaggio, assenza nelle autonomie, disturbi relazionali e della condotta…… Siate responsabili, spegnete la televisione, buttate via i video game e portate vostro figlio all’aria aperta. Fuori fa freddo? Nessun problema, basta coprirsi bene. Buona passeggiata!