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La storia di Alessandra

13153470_10209645648127692_990341676_nHo conosciuto Alessandra nel febbraio del 2014 quando ormai la decisione di trasferirmi a Capo Verde era diventata per me un imperativo assoluto, un qualcosa al quale non sapevo e non volevo più sottrarmi. L’insofferenza nei confronti della mia vita e di quelle giornate grigie ad Avellino avevano ormai raggiunto il loro culmine e io a fine gennaio trascorrevo lunghe ore a smanettare su internet alla ricerca di testimonianze e di contatti su facebook. Mi imbattei così nel profilo di una ragazza di Milano, Alessandra Mele, che da anni viveva a Sal. Guardai le sue foto e i suoi album: erano un tripudio di felicità. Lei con il lavoro di istruttrice subacquea aveva girato il mondo immergendosi nelle acque di luoghi di straordinaria bellezza, lei sempre abbronzatissima e sorridente mi ricordava quanto potesse essere bello ed entusiasmante vivere. Leggevo i suoi post su facebook e mi apparivano come un distillato di saggezza, raccontava del mare e dei suoi viaggi, di giornate mai banali e del suo amore per la vita. La contattai con il pudore di una cinquantenne che si approccia ad una poco più che trentenne, le chiesi di Capo Verde e di Sal, della sua personale esperienza e timidamente cercai di strapparle qualche consiglio. Il mio approccio fu molto formale, come quello di un questionario ISTAT. Con mia somma sorpresa, dall’altro capo del mondo, mi ritrovai un’interlocutrice disponibile e accogliente, una meravigliosa persona capace di dare risposte alle mie domande, di soddisfare ogni dubbio e curiosità, di rassicurarmi con il suo entusiasmo contagioso. Alessandra immediatamente si attivò per trovarmi un appartamento, e nei giorni del mio soggiorno a Sal fu una guida e una grande amica.
La storia di Alessandra a Capo Verde ebbe inizio nel 2003, quando ancora venticinquenne fu in vacanza sull’isola di Sal. ”La semplicità di vita, la solarità della gente, il clima eccezionale e la possibilità di stare a contatto con il mio adorato mare 365 giorni all’anno mi hanno fatto innamorare di quest’isola” e poi continua “Anche se non ho mai smesso viaggiare in giro per il mondo lavorando come istruttrice subacquea in posti paradisiaci, parte del mio cuore era sempre a Sal. Stanca di continuare a cambiare e con la voglia di avere una casa fissa decisi di fermarmi definitivamente a Capo Verde dove ho conosciuto un ragazzo, Suzano, il mio fidanzato e padre della mia futura figlia”. Alessandra è molto integrata nella realtà capoverdiana, ha tanti amici e parla perfettamente il criolo, cosa alquanto ostica per noi occidentali; lei ha una dimestichezza con le lingue straniere tale da potersi definire una poliglotta. Sul lavoro è competente, professionale e affidabile come dovrebbero essere tutti gli istruttori di subacquea.  La storia di Alessandra è una meravigliosa storia d’amore: amore per la sua isola, per il suo ragazzo, per Cloe, che nascerà a fine giugno e per Shark, il suo inseparabile cane.
Da due anni le nostre vite si sono intrecciate e fuse in modo indissolubile. Stamattina ci siamo scambiate messaggi e sentite, cosa che ultimamente avviene quotidianamente. Lei ora è a Milano per la nascita della bambina sopraffatta dalla nuova vita e da mille emozioni contrastanti. Io invece sono a Capo Verde, immersa in un equilibrio magico. E’ la storia che si ripete, questa volta a parti invertite: “Sal è un’isola che ti strega quando non ce l ‘hai ti manca da impazzire come per me adesso che per la gravidanza ho deciso di rientrare in Italia”, mi ha confidato oggi, e io: “Cara amica mia, non preoccuparti, tornerai, ne sono certa”. Saudade, malinconica saudade, infinita nostalgia.