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Due giovani italiani alla scoperta di Capo Verde

Stamattina ho letto un articolo che mi ha riempita di orgoglio, un orgoglio tutto italiano:  l’avventura di due ragazzi che hanno deciso di replicare l’impresa del genovese Antonio da Noli. La storia racconta che l’arcipelago di Capo Verde fu scoperto tra gli anni 1460 e il 1462 dall’italiano Antonio da Noli successivamente nominato dalla Corona portoghese Capitano Generale dell ‘isola di Santiago.

L’iniziativa promossa dall’associazione pugliese “Salina” mira a consolidare l’antico rapporto tra l’Italia e Capo Verde, e intende farlo attraverso il mare. L’avventura ha avuto inizio nel porto di Taranto e i due italiani hanno percorso circa 8.000 miglia per parlare di risorse e di strategie legate al mare, di  valorizzazione e di rispetto ambientale e lo hanno fatto attraversando lo Ionio, il Tirreno, il mar Ligure, le Baleari e l’Oceano Atlantico. Questi due baldi giovani italiani a bordo della “Salina” un’imbarcazione in legno inferiore ai 10 metri, in questo momento hanno raggiunto la costa delle Canarie e sono attesi mercoledì sull’isola di Sao Vicente a Capo Verde.    In tutti i porti dove la “Salina” attracca sono ad attenderli le istituzioni, le associazioni, rappresentanti del mondo della cultura e tanta gente che vuole condividere questa interessante esperienza di viaggio; e in ogni città i due ragazzi italiani incontrano gli alunni delle scuole che affascinati ascoltano le avventure di un’insolita navigazione ma soprattutto vengono sensibilizzati al rispetto del mare e dell’ambiente. La spedizione durerà circa otto mesi. Il viaggio verso Capo Verde avrà una durata di circa due mesi di navigazione. Raggiunto l’arcipelago, Salina ormeggerà a Capo Verde circa quattro mesi, per documentare le bellezze naturali isolane, valorizzando tutto ciò che di positivo possono regalare al turista le 10 isole dell’arcipelago.