Scatta l’operazione ‘Nariz vermelho’

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‘Operação Nariz Vermelho ‘

Ocio ocio, curi curi, peta peta è il tormentone che ha contagiato tutti i bambini dell’isola di Maio e poi risate, smorfie e tanta allegria……e si perché dal Veneto sono arrivati un gruppo di clown capitanati da Ilario Baggio, un incredibile signore dalla barba blu e il pieno di energia. E’ l’operazione “Nariz Vermelho”che tradotto in italiano significa “naso rosso” simbolo da sempre del meraviglioso mondo dei clown: 15 giorni sull’isola in giro per le tante scuole e i centri d’infanzia disseminati nei vari villaggi, un tour de force che solo chi è veramente innamorato può realizzare. Una meravigliosa follia. Finalmente stamattina ho incontrato Ilario dopo averlo inutilmente inseguito per due settimane, insieme abbiamo percorso circa 300 metri che ci separavano dal suo alloggio facendoci largo tra una moltitudine di bambini che al suo passaggio lo chiamavano “ocio ocio, curi curi, peta peta”, gli andavano incontro invitandolo nei loro giochi: sono stati 300 metri di festa. Arrivati a casa ci hanno accolti la super simpaticissima Nadia Pigiamina e Alessandra Vettorazzo, la sua compagna, che malinconicamente preparava i bagagli per l’imminente rientro in Italia. Alessandra è una donna meravigliosa, anche lei clown, una persona sensibile e allegra. “Bene” ho detto “mi piacerebbe scrivere di voi sul mio blog e ho iniziato con la domanda che mi sembrava più scontata: ”come si chiama la vostra associazione?” mi hanno guardata sorridendo “non ci sono associazioni, siamo noi due”. Semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, ho avuto la certezza di trovarmi di fronte a persone eccezionali.

Scatta l'operazione 'Nariz vermelho'

Ilario Baggio e Alessandra Vettorazzo

La nostra chiacchierata è continuata per più di un’ora, Ilario mi ha raccontato di come un giorno capitò su questa meravigliosa isoletta e cosa lo lega profondamente a queste terre e alla sua gente.Tutto ebbe inizio 7 anni fa, all’ indomani della sua separazione dalla moglie e dal senso di vuoto che accompagnava le sue giornate lavorative e più in generale la sua vita. Spinto da un amico si concesse un periodo di vacanza a Capo Verde, fu prima a Boa Vista, successivamente a Sal e infine a Maio. E proprio quest’ultima tappa fece breccia nel suo cuore: un giorno, mentre era ad Alcatraz, un villaggio in una zona remota dell’isola, s’imbattè in una donna che sul capo trasportava una grande tanica che avrebbe dovuto riempire di acqua a Barreiro, un paese a diversi chilometri di distanza. Lo sguardo di Ilario scivolò sui piedi della donna e notò che ad un piede indossava una grande scarpa da uomo e all’altro un infradito. Quella immagine non lo ha più abbandonato. Tornato in Italia ha raccolto scarpe e le ha portate a Maio. Quindi tutti gli anni organizza due viaggi, riempie container di roba e cerca, con straordinaria energia di aiutare chi ne ha più bisogno. In questa ultima occasione ha portato 5 sedie a rotelle, una macchina ecografica, occhiali da vista, lacci emostatici e di tutto di più per equipaggiare il modestissimo centro di salute che è a Maio. Grazie Ilario, grazie a nome di tutti , maiensi e di chi come me in quest’isola ha deciso di vivere, grazie per tutto quello che hai fatto e che farai.