Quanto siete disposti a pagare per la vostra dignità?
“La propria dignitá. Il migliore augurio a tutti voi. Tutti aspiriamo, consciamente o inconsciamente, a essere qualcuno. Ammiriamo chi si eleva dalla mediocrità, chi ha il coraggio delle proprie idee, chi si distingue per una qualche ragione, manifestando il suo ingegno creativo e andando controcorrente. Lo vorremmo anche per noi stessi, ma quale prezzo siamo disposti a pagare? Cosa siamo disposti ad affrontare, non tanto nel mondo esterno, ma con noi stessi”. Così postava questa notte Domenico Savanella, amico e sociologo avellinese, su Facebook. Un invito alla riflessione reso ancora più esplicito da un immagine cruda, la medesima che allego a questo mio articolo. Stamattina osservavo quell’immagine, incrociando lo sguardo di quella donna che prigioniera guarda al mondo attraverso la trasparenza di un vetro, la vita le scorre accanto ma non può nemmeno toccarla: un’illusione. E vicino a lei ci sono anche tutti gli altri, chiusi e costretti nella prigionia della solitudine. Esiste forse pena peggiore del sentirsi soli pur essendo circondati da una moltitudine di persone? Credo proprio di no. Chi ha sperimentato questa orribile condizione ne può testimoniarne la grande sofferenza. Ma se da un lato quella immagine mi ha evocato antiche memorie, dall’altro mi ha regalato (e di prima mattina è una sensazione bellissima) la consapevolezza di essere stata davvero brava o fortunata, perché io quel fosso l’ho saltato. Il coraggio delle proprie idee andando controcorrente…forse il vero segreto è proprio in quel ”andando”, nel muoversi, nel non rimanere immobili. Nulla può cambiare se non cambiando qualcosa nella nostra vita. Ciò non implica di necessità il doversi trasferire altrove, come ho fatto io, ma non credo sia sufficiente ritagliarsi spazi mentali, inventando oasi felici, regalandosi così un’illusione di vita. Tutto ha un costo e un prezzo da pagare. Il mio è stato quello di rinunciare a tutto quanto di materiale avevo costruito in 50 anni (casa, lavoro, macchina etc) ma oggi di quella rinuncia percepisco solo la leggerezza di chi non ha il peso di tante cose inutili. Cambiare vita si può, così inaugurai il mio blog pochi mesi fa, e oggi caro amico, ringraziandoti per questa riflessione mattutina, ti dico che la vita non ha prezzo, così come la dignità di una persone e per quanto possa essere duro dfficile e faticoso e per quante rinunce siano necessarie nulla potrà mai eguagliare la gioia del sentirsi vivi tutti i giorni. Buona vita. Il migliore augurio a tutti voi.
Marcello Guerrini
Febbraio 16, 2016 @ 11:34 am
E’ complicato! Come puoi egoisticamente lasciare tutto ?
Luisa Pini
Febbraio 16, 2016 @ 11:46 am
Non è complicato, se si entra nell’ordine di idee che tutto ciò che si lascia, alla fine sono solo cose, ossia si smette di possedere, ma le cose vere, quelle importanti si portano dentro di noi ovunque si vada. Se dentro di noi c’è qualcosa di importante, se si è imparato a sentirlo, si può stare dove si vuole, non si sarà mai soli e anche da soli si saprà toccare veramente la vita. In pratica il grande cambio deve essere prima dentro di noi, perché se l’idea di rinunciare a quel che si possiede è un ostacolo, allora vuol dire che non si è pronti per cambiare. Complimenti a Nanda che ha saputo fare quel passo e buon proseguimento di “vita leggera” 🙂
Domenico Savanella
Febbraio 16, 2016 @ 10:07 pm
Mossi da un impulso irresistibile di votarsi a sè ci si spoglia delle proprie maestà per rivestirsi con i panni che animano la vita
ELISA CIOLFI
Febbraio 16, 2016 @ 12:38 pm
Condivido in pieno con quanto scritta da Luisa Pini.