Volete trasferirvi a Capo Verde? Attenzione a non commettere questi errori
Traferirsi all’estero è una scelta radicale e complessa, indubbiamente legittima, considerata la situazione italiana, in alcuni casi perfino indispensabile, ma comunque non è semplice ed è un passo che non va sottovalutato. Primo errore. Molta gente arriva a Capo Vede e crede di essere nel paese di Bengodi: niente di più sbagliato. L’estate tutto l’anno, il mare e le spiagge chilometriche sono ottimi presupposti per una buona qualità della vita, ma da qui a pensare che diventerete anche ricchi è in molti casi un’utopia: sono due anni che abito stabilmente qui e un italiano che si sia arricchito non l’ho ancora incontrato. Qualcuno ha fatto fortuna negli anni novanta, quando c’è stato il boom dell’edilizia, ma questo è “passato remoto”, ora chi vive a Capo Verde, nella maggior parte dei casi ha una piccola attività che gli consente di vivere dignitosamente, e soprattutto in serenità e senza stress. Se è questo quello che state cercando allora siete nel posto giusto. Secondo errore. Prima di un trasferimento è d’obbligo che ci sia una “fase documentale” ossia una raccolta di dati e informazioni che ci consentano un’idea realistica del posto dove andremo. Molti ritengono di poter trarre il massimo delle informazioni smanettando su internet (leggendo Wikipedia e ciattando su facebook) per poi curare l’approfondimento trascorrendo una settimana in un “all inclusive” a Sal o Boavista. Questa è una diffusissima ingenuità: per conoscere un posto bisogna viverlo, per mesi, e a volte non è nemmeno sufficiente. Già tra il nord e il sud d’Italia esistono evidenti differenze di mentalità, figurarsi se ci si trasferisce in un’altra nazione o addirittura in un altro continente! Terzo errore. Il terzo sbaglio è solitamente connesso all’ingenuità precedente. Molte persone prima ancora di partire sanno già quale attività andranno a realizzare (90% bar-ristorante) e dove la realizzeranno. Sempre internet li ha messi in contatto con un’agenzia immobiliare e via e-mail sono stati definiti i termini di contratto. Niente contro le agenzie, che fanno benissimo il loro lavoro, ma siete convinti che ciò che avete immaginato sia adatto a quel contesto e che esista una effettiva domanda in tal senso? L’elenco dei comuni errori legati ad un trasferimento è lunghissimo e chi scrive parla con cognizione di causa perché li ha commessi quasi tutti. Purtroppo la fretta e l’impossibilità di trascorrere un tempo congruo (dai sei mesi a un anno) nel luogo ove si pensa di vivere, porta inevitabilmente a non valutare con accuratezza tutto ciò che si dovrebbe. Trasferirmi a Capo Verde è stata la cosa migliore che avessi potuto fare, ma ha avuto un suo costo e tanti sbagli con il senno di poi li avrei potuti evitare. Dopo il flop del bar-ristorante che avrei dovuto aprire a Sal mi sono concessa il giusto tempo per guardarmi intorno, senza fretta. Ho potuto farlo perché qui la vita costa meno che in Italia e perché avevo con me i soldi della vendita della mia casa. Ma è stato un grosso rischio. In questi due anni ho conosciuto tanta gente e ho capito che per potermi integrare dovevo entrare in una dimensione capoverdiana e non frequentare esclusivamente gli italiani. E proprio dalla rete di relazioni che mi sono creata che è nato Trasferirsi a Capo Verde un “facilitatore” per chi dall’Italia ha deciso di andare via e cominciare una vita in questo paradiso. Il nostro interlocutore privilegiato sono le istituzioni di Capo Verde, i nostri consulenti professionisti capoverdiani che operano a stretto contatto con gli enti pubblici, i ministeri e le camere municipali. Se state leggendo questo articolo probabilmente l’idea di trasferirvi a Capo Verde sta già prendendo forma dentro di voi. Magari state anche già pensando alla possibilità di trascorrere qui un paio di settimane e valutando di creare un’azienda. Comunicateci quando avete intenzione di venire e ciò di cui avete bisogno, verremo a prendervi all’aeroporto….. e al resto penseremo tutto noi.
Elisa Ciolfi
Gennaio 21, 2016 @ 9:55 am
Sono l’italiana che la” STRONZA” su BOA VISTA, sta cercando di truffare i 59.000 €… che, nel frattempo sono diventati 100.000, che fate, mi volete aiutare?
Luca Mita
Maggio 26, 2016 @ 3:34 pm
Salve mi chiamo Luca ho 41 anni e abito in provincia di modena ma sono nato a Lecce,mio sono separato da 8 anni da allora vivo una vita di inferno da allora pultroppo sono uno dei tanti papà che dopo essersi separato sono caduti nella morsa della burocrazia italiana Nn avere nessun diritto ma solo doveri, ho un mutuo dei debiti tra alimenti e bollette Nn ne posso più e in più la difficoltà di vedere i miei figli, qui ormai faccio una vita stressante lavoro solo pagare bollette e spese, ho visto sal x una vacanza e mi sono innamorato del posto, io vorrei andare via trasferirmi lì x ricominciare , ho una pensione militare e con quella spererei di fare una vita tranquilla senza vizi e senza tirarmi il collo , potete darmi un consiglio, grazie
Albertina Zerba
Maggio 28, 2016 @ 2:29 pm
Si.l’idea di una lunga vacanza a CapoVerde sta prendendo forma…..ringrazio per la chiarezza del vosro articolo….. sarò probabilmente a Sal in autunno….chi devo contattare per avere chiarumenti? grazie….