I giganti di Capo Verde: le donne

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I giganti di Capo Verde: le donneHo sempre avuto un’ammirazione particolare per le donne di Capo Verde, per la loro grande forza, per il coraggio e per la capacità che hanno di gestire la propria vita prendendosi cura degli altri. Il mio primo impatto con questa straordinaria realtà è avvenuto nel 2012, a Sao Filipe nell’isola di Fogo dove all’epoca soggiornai per qualche mese; ricordo la mia prima visita alla città, e la meraviglia nel vedere queste donne con il loro seguito di bambini portare sulla testa ceste pesantissime piene di qualsiasi cosa: frutta, pesce, oggetti per la casa, fascine di legno e perfino pietre. Le vedevo, nonostante la fatica, muoversi con eleganza, salire e scendere le scale, ruotare il capo, chinarsi e compiere equilibrismi perfetti, salutare la gente con un sorriso, chiacchierare, fermarsi per richiamare i bambini. Donne anche molto giovani con 3 o 4 figli, il più piccolo spesso portato in schiena avvolto in un coloratissimo foulard. Ebbi immediatamente la consapevolezza della loro forza e della loro tenacia, mi apparivano come rocce, pilastri della famiglia e forse dell’intera società. Con il trascorrere del tempo ho constato che quella prima impressione era davvero giusta: la famiglia capoverdiana è di stampo matriarcale, è infatti la donna, in molti casi, che si assume la responsabilità economica e di cura dei propri figli (spesso avuti da compagni differenti) e lo fa in un contesto allargato a nonne e a zie, all’interno di una comunità tutta al femminile. Le donne di Capo Verde sono madri e sono lavoratrici, molte di loro sono professionisti affermati, avvocati, giudici, notai, medici, artisti, piloti d’aereo, ministri. Sono donne giovani, perché Capo Verde è una società giovane che investe con fiducia nelle nuove generazioni, donne volitive e con forte senso pratico.